| GOCCE DI STORIA ( VERSIONE TESTUALE )
 Anno 1657  abitanti in Valtrompia
I dati si riferiscono si basano sulle ultime visite episcopali.
 S.Colombano	anime	380	Brozzo	anime	500
 Collio	“	1200	Lodrino	“	400
 Bovegno	“	900	Marcheno	“	410
 Piano di Bovegno	“	400	Cesovo	“	160
 Irma	“	340	Magno d’Inzino	 “	125
 Lavone di Pezzaze 	“	350	Inzino	“	700
 Pezzaze	“	460	Gardone	“	1700
 Pezzoro	“	130	Sarezzo	 “	1100
 Tavernole	“	455	Lumezzane S.Apol.	“	765
 Cimmo	 “	500	Lumezzazne Poeve	“	1000
 Marmentino 	 “	500	 Villa	 “	700
 Carcina	“	346
 
 Un agguato  mortale
 1823 agosto 27-settembre 1823
 
 Benvenuto fu Giambattista Graziotti, di anni 35, viene ferito “ nella testa il giorno 27 agosto da ladri longo la strada valeriana poco distante dal ponte di Pradafol” i malviventi lo colpiscono con “ una schioppettata mortale” ; portato a casa, il Graziotti sopravvive alcuni giorni finchè rende l’anima a Dio, munito dei conforti sacramentali, il 10 settembre, “alle ore dodici dellanotte” Il giorno seguente,”dopo fatto le solite esequie”, viene sepolto nel cimitero di Lavone.
 
 Due lavoranti del forno Morina e cinque minatori trovano prematuramente la morte
 1826 febbreio22-1850, luglio 18
 Il 22 febbraio 1826 il registro dei morti dà notizia del prematuro decesso di “ Giovanni Zanolini detto Bertolame di Livemmo Manestratore sul forno Morina”; il lavoratore lascia questo mondo a soli 35 anni d’età. Una triste annotazione del 26 marzo 1827 racconta che Mattia figlio di Bartolomeo Bontacchio detto Paolo di anni 15 ed Andrea suo fratello di anni 9, muoiono prematuramente in modo tragico, restando soffocati entrambi da una frana nella miniera “Serva”. Gli sventurati, dopo i funerali, vengono tumulati nel cimitero di Pezzaze, con il permesso del parroco di Bovegno, nel cui territorio “ è situata la miniera sudetta”.
 Uguale sorte tocca, secondo un’annotazione del 24 marzo 1834, a Bartolomeo fu Andra Bregoli “Botami”, di anni 49, morto impovvisamente perché schiacciato mentre è al lavoro nella miniera detta “ Soca “.
 Il 2 novembre 1840 cessa di vivere il quarantenne Giovanni Caim di Eto, figlio di Giacomo,”lavorante qui sl nostro forno” cioè sul forno Morina.
 Il 28 marzo 1845 Gabriele Gabrieli fu Gabriele e fu Aurelia Piardi, di anni 23 muore “per contusioni riportate da materiali cadutugli addosso nellaminiera Castello”; gli rimane il tempo per confessarsi, prima di spirare; dopo i funerali, viene tumulato nel cimitero di Pezzaze.
 Il 18 luglio 1850 Bortolo bregoli fu Giovanni e di Maddalena Giacomelli, di anni 38, perde repentinamente la vita  “nella Miniera Zocca ucciso da un gran sasso cadutogli sopra nel lavorare : dopo i funerali la sua salma viene tumulata nel campo santo di Pezzaze-
 
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