<div style="background-color: none transparent;"><a href="http://www.agenparl.it" title="Agenparl News Widget">Agenparl News Widget</a></div>
domenica 05 maggio 2024 | 12:31
 Nr.12 del 22/06/2010
 
 Prima pagina
 Valtrompia
 Attualità
 Carta sprecata
 Viaggi e Turismo
 Sport
 Inserzioni
 Edizioni precedenti
 Informazioni
 Contattaci
 Home page








DIRETTORE RESPONSABILE
Piero Gasparini
e-mail: direzione


REDAZIONE:
e-mail: redazione
Via San Carlo,5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473


SEGRETERIA:
e-mail: segreteria


GRAFICA:
ACV – AGENZIA GIORNALISTICA E PUBBLICITARIA
e-mail: grafica




PUBBLICITÀ:
La raccolta è affidata alla ACVPG
Via San Carlo, 5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473 –
E-mail: ACVPG





IL PIEDE DIABETICO


Il piede diabetico interessa nel corso della loro vita circa il 15% delle persone con diabete ed è un problema che se sottovalutato può portare anche all’amputazione parziale o totale del piede. Basti pensare che il 70% delle amputazioni, escludendo quelle dovute a traumi e incidenti, è proprio a causa di questa patologia.
I fattori responsabili del piede diabetico sono la lunga durata della malattia e il cattivo controllo metabolico, ai quali vanno ad affiancarsi altri fattori quali la scarsa igiene, le deformità osteoarticolari ed il fumo.
Tale patologia è caratterizzata da una neuropatia che va a ridurre la sensibilità del piede e non permette quindi di avvertire dolori o fastidi che causeranno successivamente lesioni ( es. vesciche dovute a calzature, unghie incarnite…) e da una vasculopatia che riduce invece l’afflusso di sangue, e quindi ossigeno e nutrimento, ai tessuti.
Il paziente non avvertendo il dolore della ferita non se ne accorge o lo sottovaluta, il mancato afflusso di sangue ne rende molto più lenta la guarigione e questa tende quindi ad infettarsi e successivamente anche a necrotizzare.

Ecco qualche consiglio per la prevenzione della lesione del piede diabetico:

1) Ispezionare e lavare ogni giorno con acqua tiepida e sapone neutro (non aggressivo) i piedi.

2) Prima di immergere i piedi controllare sempre la temperatura dell’acqua.

3) Asciugare sempre molto bene, anche negli spazi interdigitali, in modo delicato.

4) Idratare il piede con creme emollienti o idratanti in modo che la cute si mantenga morbida ed elastica.

5) Non utilizzare mai fonti di calore dirette (borse dell’acqua calda, caloriferi, caminetti…) ma piuttosto un paio di calze di lana.

6) Tagliare le unghie con forbici a punta smussa, o ancora meglio, limare con la limetta, evitando assolutamente di intaccare gli angoli (tagliarle diritte).

7) In caso di ipercheratosi (calli e/o duroni) non utilizzare callifughi o attrezzi taglienti ma rivolgersi ad un podologo.

8) Utilizzare sempre le calze. Preferibilmente di lana o di cotone, senza bordi elastici e senza cuciture in rilievo. Cambiarle ogni giorno.

9) Utilizzare calzature in grado di alloggiare comodamente il piede, tenendo conto anche di eventuali deformità. Inserire sempre una mano nella calzatura per verificare che non vi siano piccoli oggetti. Al momento dell’acquisto di ogni calzatura verificare che non vi siano cuciture, bordi troppo rigidi e che la tomaia sia morbida così da evitare di intaccare l’integrità della cute. Molto importante, inoltre, è il verificare lo stato del piede dopo pochi minuti di utilizzo delle nuove scarpe, in caso di arrossamenti, o fastidi, cambiarle immediatamente.


Dr. Davide Palini
Dottore in podologia


VALTROMPIASET certificata al Tribunale Ordinario di Brescia n° 41/2006 del 23/11/2006  -  Sito internet realizzato da InternetSol di Comassi Luca