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Morti tragiche ed improvvise a Pezzaze
1811, agosto 3-1837, agosto 22 - A.P.P., Libro de’ Morti (1685-1869), ad annos 1811-1837.
Leggi l'articolo completo in forma testuale ( clicca qui )



Morti tragiche ed improvvise a Pezzaze
( VERSIONE TESTUALE )

Il 3 agosto 1811 “è pervenuta la notizia”, come scrive il copista, che Francesco fu Giuseppe Calabrese “è stato ritrovato annegato nel fiume Mela, al Singol Batuto, essendo epileptico, in ettà d’anni 80” e che lo sfortunato anziano, con ogni probabilità abitante a Pezzaze, “è stato sepolto nel cimiterio di Tavernole”.
In data 2 febbraio 1812 è segnalata la tragica morte di Antonio, figlio del fu “Francesco Piardi Focol”, che è stato “sofocato nel medolo Soca in ettà di anni 12”; dopo le esequie lo sfortunato minerante viene sepolto nel cimitero della parrocchia di Pezzaze.
Un’annotazione del 6 febbraio 1814 ci informa che Giovanni Maria, figlio di Francesco Bertolotti di Provaglio, abitante in Livemmo, “essendo stato a caso ucciso”, dopo “la rivisione ministeriale” riceve esequie e sepoltura a Pezzaze.
Sotto la data del 17 febbraio 1814 si trova la seguente nota: “È pervenuta notizia che Bortolo del fu Antonio Sedaboni è rimasto morto sopra la montagna del Zof al servizio della condotta delle canne trasportate dagli Austriaci”.
Un’aggiunta di mano posteriore precisa che la “montagna del Zof” corrisponde al “monte Giogo di Collio”.
Un’annotazione del 9 maggio 1814 così recita: “È pervenuta notizia che Antonio del fu Gioan Bregoli Roc è morto in Spagna nell’Ospitale in qualità di soldato sotto il governo infelice di Bonaparte”.
Alla parola “infelice”, che sembra appartenere alla scrittura originaria, è stato sovrascritto da ignoto copista l’aggettivo “memorabile” a testimonianza che i pareri sul periodo napoleonico erano vari e contrastanti anche tra la gente di Valle Trompia.
In data 9 novembre 1816 è segnalato che Giuseppe figlio di Bortolo detto “Balosetti”, di Sovere in Valle Seriana, “è stato ritrovato morto nel finile” degli eredi del fu Lodovico Gabrieli e che, dopo la revisione al cadavere fatta dall’autorità politica, “è stato sepolto nel Campo santo di S. Apollonjo”.
Il 25 giugno 1825 è registrato il tragico decesso di “Domenica vedova quondam Angelo Busio, [Buscio]”, di anni 72, colpita fatalmente da un colpo di pietra “caduto dal monte Schiave”; la sventurata viene tumulata nel “Campo santo” di Pezzaze.
Una nota del 16 luglio 1829 ci informa che “Mattia quondam Giacomo Bontachio Mattio è morto di anni 47 interfetto”, cioè ammazzato.
Il 9 novembre 1834 viene segnalato che “Giambattista del fù Antonio Bontachio detto Campanel e di Laura Medaglia, è morto d’anni 64 per una ferita nel petto riportata dai derubatori [ladri] della casa di Bartolomeo Piardi Catani”.
In data 26 marzo 1836 viene registrato il decesso di “Bortolo Pe di Fraine”, trovato morto al “Prato detto delle Piazze al monte di Mondaro”; lo sfortunato trova il riposo eterno nel campo santo di Pezzaze.
Il 4 luglio 1836 si segnala che “Giovanna figlia di Antonio quondam Giovanni Bregoli Fincial”, di anni 16, manca ai vivi a causa di una morsicatura di “un rettile velenoso”; dopo i funerali la giovinetta viene sepolta nel cimitero.
Il 22 agosto 1837 è registrato il decesso di Domenico Gipponi fu Carlo, di anni 33, “oriondo Bergamasco”, avvenuto a causa di una tragica fatalità (ovvero la caduta da un pero in località “Bedole”), verificatasi il giorno precedente “alle ore dieci sette circa”. Lo sfortunato, dopo l’incidente, non ha mai ripreso conoscenza (“senza aver mai dato segni di intendimento”).


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