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venerdì 19 aprile 2024 | 05:38
 Edizione del 10/06/2019
 
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Piluccati qua e là a cura di Cecco Moro
«El populo, vedendo non poter resistere a’ grandi, volta la reputazione ad uno, e lo fa principe, per essere con la autorità sua difeso» [Machiavelli Principe]
Leggi l'articolo completo in forma testuale ( clicca qui )



Piluccati qua e là a cura di Cecco Moro
( VERSIONE TESTUALE )

CONTO CORRENTE = Secondo Bankitalia, nel 2017 la spesa media per gestire un conto corrente è salita a 79,4 euro l’anno, quasi 2 euro in più rispetto al 2016. E anche la spesa per i conti online è salita, passando da 0,6 a 2,1 euro. Stando agli analisti il rincaro è dovuto ai canoni di base.

ANAGRAFE TRIBUTARIA = Banche senza più segreti per il fisco. La nuova superanagrafe dei conti correnti è pronta a partire. Voluta nel decreto Salva-Italia dal governo Monti nel 2012, dopo una serie di passaggi tecnici (l'adesione delle banche, la messa a punto del software, il via libera del Garante della Privacy) si appresta ad essere operativa e consentirà all'Agenzia delle Entrate di vedere i conti correnti di tutti gli italiani, nessuno escluso. Si tratta di una rivoluzione. controlli sulle persone fisiche, con una determinazione senza precedenti anche se le verifiche saranno selettive, riguarderanno cioè quei contribuenti che hanno un profilo di rischio elevato. Ovvero, tanto per fare qualche esempio, hanno fatto acquisti ingenti nell'arco di un anno con flussi di denaro rilevanti e non giustificati dal tenore di vita denunciato» [Mancini, Mess].
ALLODOLE = Un milione di animali e vegetali, l’equivalente di 1/8 di tutte le specie che popolano il pianeta, scompariranno presto dalla Terra e dagli Oceani. L’allarme è stato lanciato dall’organismo Onu sulla biodiversità e gli ecosistemi che è riunita a Parigi. In Europa le specie più colpite sono l’allodola – meno 50% negli ultimi 40 anni – la piccola farfalla blu – in calo del 38% dagli anni ’70 – mentre un terzo delle api e degli insetti è a rischio estinzione. Senza dimenticare scoiattoli rossi, pipistrelli e ricci. Negli ultimi secoli, per mano dell’uomo, sono già scomparse 680 specie di vertebrati. Alla luce di questi dati numerosi scienziati affermano che la Terra è all’inizio della sesta estinzione di massa della sua storia, la prima attribuita all’uomo e alle sue attività [Sta.].

DEBITI = Brebemi che ha chiuso il 2018 con un «rosso» da 37,1 milioni. Ma sul conto economico pesa il maxi debito con le banche che hanno finanziato la realizzazione dell’opera, un macigno da 1,5 miliardi di euro che affossa i conti della società. Intanto bisogna fare i conti con un 2018 bifronte. L’anno scorso si è chiuso con una perdita netta di 37,1 milioni (dai 39 milioni persi nel 2017), a fronte tuttavia di un incremento dei ricavi del 26% a 78,2 milioni e del margine operativo lordo a 51 milioni (+37%). Sul fronte del traffico, il 2018 ha potuto beneficiare dell’interconnessione di Brebemi con l’A4, all’altezza di Castegnato. Un elemento che ha portato non pochi benefici: il traffico è infatti cresciuto del 20% (+0,4 a livello nazionale). Il capitale sociale è già stato ridotto un paio di volte. Lo scorso maggio era sceso a 113. E ora c’è da assorbire la nuova perdita. Viene sopontanea la considerazione: paga sempre pantalone. Che siamo tutti noi.
BEFFA MASTODONTICA = Secondo uno studio presentato in Senato dal Centro ricerche ambiente e consumo e dalla Fondazione Univerde, la spesa degli italiani per gli oneri generali di sistema ha superato i 100 miliardi di euro dal 2010 al 2017. Una cifra mastodontica. Ve lodimostriamo. Il prezzo dello smantellamento dei siti nucleari, gli incentivi per le energie rinnovabili, le agevolazioni alle Ferrovie, l'efficientamento energetico, il finanziamento alla ricerca e pure lo stesso bonus famiglie. Dulcis in fundo, tasse, Iva e accise. E da non dimenticare: l canone Rai. Spendendo 100 euro al mese, 40 sono di default (anche se, per assurdo, vivete "al buio"!), mentre 60 sono pari all'energia elettrica realmente utilizzata e dunque da pagare. Insomma, una bella beffa. Tutto questo fa delle nostre bollette della luce tra le più care d'Europa.

BUSTE PAGA = Lavorano per Armani, Aldi, Asos, Benetton, C& A, Dolce & Gabbana, Esprit, H&M e guadagnano 150 euro al mese. Sono gli operai delle diecimila fabbriche che in Romania producono capi di abbigliamento venduti nei nostri negozi. Lo rivela una ricerca della Clean Clothes Campaign, che di recente ha chiesto all’Ue di introdurre salari minimi per tutti [Arena, Avvenire].

ELEZIONI - Salvini è il grande vincitore delle elezioni europee in Italia. Ha quintuplicato i voti della Lega rispetto alle stesse consultazioni del 2014, quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso, ulteriormente ridimensionato l’ex-leader del centrodestra Berlusconi, e trovato un potenziale e più consistente alleato nella Meloni e i suoi Fratelli d’Italia, dati a rischio di finire segati dallo sbarramento del 4 per cento e invece abbondantemente al di sopra. Il leader della Lega ha capovolto i rapporti di forza con l’alleato-avversario Di Maio, il vero sconfitto di questa tornata, che si lecca le ferite di un terzo dei consensi perduti dal Movimento 5 stelle, e lotta in un testa a testa con il Pd post-renziano del neo-segretario Zingaretti. Confermato il sorpasso, con i grillini al terzo posto, un risultato drammatico per il movimento del comico che non fa più ridere nemmeno con la battuta idiota “ascoltiamo radio Maria e canti gregoriani”.

DI MAIO = Nel vicolo cieco del 17 per cento in cui ha affondato il Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio non trova scappatoie. Ha deciso tutto, fallendo tutto. E solo ora che la sconfitta è arrivata come un precipizio in cui si può solo cadere, il vicepremier M5S alza il telefono: chiama Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista. «Se il problema sono io, ditemelo». Gli dicono «No, resta». Per ora. Perché non è questo il momento della resa dei conti. Bisogna capire come sopravvivere, tutti, alla sconfitta peggiore di sempre (Rep.)

SILENZI = L’Infinito di Giacomo Leopardi ha deciso di compiere duecento anni proprio in questo 2019 nella piazzetta di Recanati con vista “sull’ermo colle” e in tante altre piazze e scuole d’Italia, senza alcun rispetto per quanto di ben più importante sta accadendo nelle stesse ore. Gli interminati spazi e i sovrumani silenzi di Di Maio. E quel Salvini che alza la siepe e bacia il rosario, ove per poco il cor non mi spaura. Ma come odo stormir il vento dei suoi adulatori e degli ossessionati da lui, che fanno danni anche peggiori, l’infinito silenzio a queste voci dei social vo comparando e mi sovvien l’eterno. Ma la gloria non è eterna…

GOVERNO = I giorni del grande gelo e dell’incomunicabilità sono stati interrotti da Matteo Salvini, nella notte del suo trionfo personale, con un sms. Era necessario rassicurare Luigi Di Maio, confortarlo con la promessa che nulla cambierà per il governo, che «si va avanti per quattro anni». Il leader della Lega, nuovo dominatore della scena politica italiana, sa che non è vero, che le cose non stanno così: nulla sarà più come prima.

PREFERENZE – Classifica: Salvini 2.364.384; Berlusconi: 561.774; Meloni: 490.156; Calenda: 276.413; Bartolo (Pd, è il medico di Lampedusa): 275.907; Pisapia: 269.657; Bonafè: 169.408; Roberti: 149.553; Sassoli: 128.533; Giarrusso, 117.211; Corrao: 115.280 [CdS].


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