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 Nr.21 del 08/10/2007
 
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Lumezzane ha il suo Piano Territoriale
Dopo mesi di discussioni, polemiche, osservazioni e modifiche, Lumezzane ha adottato definitivamente il Pgt (Piano di governo del territorio) e mette in soffitta, per sempre, il vecchio piano regolatore del 1986


   Carlo Seneci


La stesura finale del nuovo strumento urbanistico è avvenuta durante la notte di giovedì scorso, in Consiglio comunale ovviamente, dopo aver passato intere ore a valutare analisi, osservazioni di modifica e consigli pervenuti da parte dei cittadini e dei tecnici. Come ha affermato l’assessore all’Urbanistica, Carlo Seneci, soddisfatto per il lavoro ultimato, sono state prese in considerazione 375 osservazioni, di cui 160 accolte totalmente, 77 in parte e 144 respinte. Tra le diverse richieste di modifica, alcune sono state presentate dagli ordini professionali valgobbini e dall’Ufficio tecnico comunale che le ha disposte per eventuali miglioramenti.

Il piano approvato, secondo l’assessore Seneci, tende a ridurre la congestione ormai protagonista nel territorio valgobbino e si è reso necessario ampliare le zone residenziali senza penalizzare i cittadini. Tra le valutazioni fatte in sede di stesura del nuovo strumento urbanistico, si è instaurata anche quella relativa all’utilizzo dei centri storici e della loro salvaguardia. Come ha affermato lo stesso assessore all’Urbanistica, è stata presa in considerazione la tutela del patrimonio storico valgobbino, stando attenti alle leggi sulla salvaguardia architettonica, ma senza porre limiti forti alla vivibilità degli stessi centri.
“Per questo – ha detto Seneci – abbiamo valutato le osservazioni caso per caso”. Sul Pgt è intervenuta anche la Provincia di Brescia, che ha chiesto alcuni chiarimenti all’Amministrazione comunale sull’area di estensione nei prossimi cinque anni. In merito alle richieste, ha risposto il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, Giampiero Pedretti, che ha sottolineato come i cittadini saranno protagonisti nel decidere se intervenire in lungo o medio periodo. L’intenzione dell’Amministrazione comunale, incalzata dalla Provincia, è quella di espandersi verso ovest, stando attenti al rapporto tra i servizi e i cittadini. In merito alla stesura finale di questo nuovo strumento che regolerà nei prossimi anni il comune valgobbino, le istituzioni hanno notato l’evidente protagonismo dei cittadini nel proporre le proprie osservazioni, diventando fruitori attivi di ciò che li riguarda.
Tra le osservazioni presentate, alcune sono state prese in considerazione per sviluppi futuri, mentre altre non erano di competenza dell’amministrazione, ma regolate dalla Regione e dalla Provincia.

Le prime risposte negative al nuovo strumento urbanistico sono giunte dall’opposizione all’Amministrazione comunale. Lega Nord, Udc, e Forza Italia sono stati unanimi nel criticare questo strumento regolatore che, secondo i diversi partiti, non ha tenuto conto a sufficienza delle osservazioni presentate dai cittadini. Le minoranze politiche polemizzano soprattutto per la mancanza di servizi che non vengono tutelati dal Pgt, l’eccessiva rigidità dello stesso strumento, la scarsa salvaguardia dei centri storici e la mancata previsione di nuovi spazi verdi ed ecologici. La stessa opposizione, infine, ha criticato la scarsa attenzione su edifici di pubblica utilità e sociale, così come l’eccessivo vincolo di espansione legato alla, forse, impossibilità, di costruire ancora. Per quanto riguarda il Pgt, inoltre, è possibile, già dal 1° ottobre scorso, scaricare da internet le osservazioni accolte o meno, con le relative motivazioni.

Fabio Zizzo


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