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venerdì 17 maggio 2024 | 08:03
 Nr.2 del 05/02/2007
 
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Si accende la polemica politica
Il Consiglio comunale del 30 gennaio scorso ha visto all’ordine del giorno una serie di interventi volti a modificare il territorio valgobbino e a richiedere delle conferme per quanto concerne i progetti già in cantiere


   Lucio Facchinetti


Il primo elemento che ha posto in contrasto le diverse formazioni politiche è stato una edificazione nella frazione di Piatucco; l’area interessata riguarda, in particolare, la zona tra via Torre (adiacente la torre Avogadro) e via Chiocciola, nell’insieme considerati una posizione strategica per un territorio al quale sono collegati Fontana e Pieve. La zona conta di un’ampiezza pari a 14 mila metri quadrati che fino ad adesso sono stati sfruttati per costruire un parco pubblico come stabilito dal vecchio piano regolatore del 1986 (ora è il Pgt). In occasione dei lavori compiuti per la pavimentazione di piazza Diaz, quest’area è stata utilizzata come parcheggio pubblico, mentre ora è forte la richiesta da parte dei privati e dei cittadini di edificare e rendere più utile una vasta zona di Lumezzane. L’intenzione dell’assessore all’Urbanistica Carlo Seneci è quindi quello di creare una zona centrale, adibita a pubblica utilità e spazi verdi, che converga le proposte dei cittadini e di chi vuole edificare nella zona, purchè abbia buone intenzioni di crescita.
Inoltre, lo stesso desiderio dell’assessore è quello di creare un tratto pedonale tra via Caduti, che colleghi la piazza e la torre Avogadro: questo costituirebbe il centro che mancava nella zona e che tutti potrebbero frequentare, al pari delle altre frazioni.
Un secondo elemento che ha tenuto in cattive acque il rapporto tra maggioranza e opposizione è stato il progetto relativo all’area ex industriale di via Roma; l’unica cosa che ha messo d’accordo le diverse fazioni è stata quella di dedicare la piazza in memoria di Giovanni Paolo II. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche della zona, il primo cittadino Silvano Corli non intende più dialogare con l’opposizione guidata da Lucio Facchinetti, vista la varietà di vedute su cosa costruire nel territorio sotto il campo sportivo. Tra questi c’è chi vuole esclusivamente uno spazio verde, chi desidera uno spazio commerciale e chi intende girare il campo soprastante. Il sindaco intende proseguire, quindi, sulla sua strada, in accordo con i membri della sua maggioranza, realizzando ciò che è sempre stato nelle corde del centro-sinistra valgobbino: la realizzazione di una biblioteca, una piazza di ritrovo, un ristorante e 8 appartamenti. La maggioranza non intende fermarsi e, anzi, sollecita la realizzazione delle bozza preliminare che sarà poi mostrata al pubblico e modificata secondo esigenze serie dei privati. Infine il progetto seguirà il percorso dell’appalto e l’iniziale cantierizzazione.

Un nuovo elemento che ha tenuto banco nella sfera politica valgobbina è stato il nodo di Lumenergia e il duro confronto in merito tra Corli e Lucio Facchinetti (FI). Ne parliamo anche nella nota in questa stessa pagina. La polemica infuocata in questione è sorta nell’apprendere che l’ASM (Società bresciana nello smaltimento dei rifiuti) ha intenzione di acquisire il 30 percento di Lumenergia, avente sede a Villa Carcina. Il maggior esponente dell’opposizione ha criticato duramente la posizione di Corli che sarebbe favorevole a questa cessione dopo che, secondo Facchinetti, lo stesso sindaco avrebbe immesso più capitale nell’Agenzia, nonostante i conti in rosso.
Il rappresentante di Forza Italia non accetta questa scelta del primo cittadino, dal momento che questa opzione non farebbe altro che smembrare la realtà valgobbina, una realtà che lui stesso ha manifestato di voler unire. Ancora l’ex sindaco contesta duramente la scelta di Corli, dopo che lo stesso primo cittadino ha fatto assorbire la Cobregas, ormai in liquidazione, nella stessa Lumernegia, fornendo maggiori servizi ai cittadini, ma volendo lo stesso cederla.
Così facendo, secondo Facchinetti, non si fa altro che finanziare Brescia anche attraverso Lumezzane, mentre il Comune della provincia godrebbe poco della situazione.

Fabio Zizzo


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