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 Nr.18 del 29/09/2008
 
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Il Monte Guglielmo torna a nuova vita
Ultimati i lavori di ripristino del sentiero che porta alla Chiesetta del Redentore. L’Assessore Mazzoli: «Raggiunto l’obiettivo di tutela del territorio e dell’habitat faunistico»


   L’Assessore Francesco Mazzoli



  



  



   Splendide istantanee del Monte Guglielmo



   La coturnice


«Con una programmazione adeguata, i fondi necessari e la collaborazione delle realtà locali, i risultati non possono mancare. Così l’assessore provinciale al Territorio, Francesco Mazzoli ha commentato la conclusione dei lavori di ripristino della parte conclusiva del sentiero che da Malga Stalletti Alti porta alla Chiesetta del Redentore sul Monte Guglielmo».
Ad aumentare la sua soddisfazione anche i risultati del monitoraggio faunistico che l’Assessorato ha compiuto sul Gòlem e che hanno evidenziato come dopo anni di cali di presenze, la coturnice sia tornata a farsi vedere ed abbia trovato sulle pendici del monte un habitat adeguato per nidificare.
«Anche questo aspetto è un ulteriore motivo di soddisfazione. Con i 95mila euro stanziati dalla Provincia, ed altri 50mila sono già disponibili – ha proseguito Mazzoli - siamo stati in grado di sviluppare un progetto completo e specifico per il Monte Guglielmo, in grado di salvaguardare il territorio e al contempo di creare le migliori condizioni possibili perché la fauna locale non corresse ulteriori rischi».
I circa 70mila escursionisti che ogni anno si stima frequentino i sentieri del Guglielmo, ad inizio del prossimo mese di ottobre, troveranno sulla cima anche dei pannelli informativi dai quali otterranno notizie approfondite sul territorio e sull’origine dei nomi delle diverse località.
«Ora ci attendiamo la collaborazione degli appassionati della montagna – ha voluto precisare l’assessore – perché è soprattutto con il rispetto dei percorsi definiti che si ottimizzano i lavori di ripristino effettuati in modo che durino nel tempo evitando inoltre il danneggiamento di nuove aree del Monte».
La realizzazione degli interventi è stata possibile anche grazie alla collaborazione con le Comunità Montane del Sebino Bresciano e della Valle Trompia, che, attraverso il Consorzio forestale del Sebino e la Cooperativa Ecotecnica, hanno contribuito alla riuscita del progetto.
«La collaborazione con le realtà locali, la condivisione degli obiettivi e la valorizzazione dei risultati ottenuti – ha concluso l’assessore Mazzoli – sono il vero valore aggiunto di questi interventi. Questo è il ruolo che deve avere un’istituzione come la Provincia ed è per questo che l’Assessorato proseguirà su questa strada».
Come detto, altri 50mila euro sono già stati destinati per proseguire l’attività di razionalizzazione della rete dei sentieri del Monte Guglielmo ed in cantiere c’è lo studio di un percorso alternativo a quello che attualmente sale verso il Guglielmo da Caregno. Anche in questo caso è previsto il coinvolgimento delle associazioni locali ed in particolare del CAI (Club Alpino Italiano) e dell’Associazione Nazionale Alpini.




La coturnice è un galliforme che trova il suo habitat ottimale a quote tra i 1000 ed i 1500 metri; su versanti con pendenze comprese tra il 17 ed il 50% e che siano esposti fra Sud/Est e Sud/Ovest. La vegetazione dominante deve appartenere alle categorie: vegetazione rupestre e detriti; prato; pascolo; pascolo con arbusteto. Complessivamente nell’Oasi del Monte Guglielmo risultano potenzialmente idonei alla specie 213,50 ettari.

(Fonte: stralcio di un lavoro finalizzato all’analisi dei dati faunistici relativi all’Area a rilevanza ambientale del Monte Guglielmo dell’Assessorato Territorio, Parchi e V.I.A. Provincia di Brescia)


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