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 Nr.2 del 09/02/2009
 
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Sono in aumento i reati dei giovani extracomunitari
L’anno giudiziario è stato ormai inaugurato nel nuovo Palazzo di Giustizia del quale però solo il 15 aprile prossimo è prevista la consegna delle chiavi da parte del Comune di Brescia


   Il nuovo Palazzo di Giustizia di Brescia


Nel nuovo edifico di via Lattanzio Gambara gli uffici giudiziari saranno trasferiti dell’antico palazzo di via Moretto. Sembrano confermarlo le parole del presidente della Corte d’appello, comprendente anche i tribunali di Bergamo, Crema, Cremona e Mantova, Alfonso Ignazio Marra il quale lascia poco spazio all’ottimismo, e del procuratore generale, Guido Papalia, che sul tema più caldo del momento rispondendo al rappresentante del ministero della Giustizia, Luigi Di Mauro, difende "le intercettazioni che non sono costo ma uno strumento da utilizzare nell’interesse della cittadinanza". Il ripetersi di episodi definiti di "malagiustizia" potrebbe essere scongiurato anche "restituendo ai capi delle procure i poteri di controllo sull’operato dei sostituti che essi avevano nel passato ed attribuendo ad un collegio ogni decisione sulla libertà personale".
Carenza degli organici ed eccessiva durata dei processi sono due "piaghe" che paiono impossibili da sanare. Tra il 1 luglio 2007 e il 30 giugno 2008 ai soli uffici giudiziari di Brescia sono stati presentati 95.552 procedimenti contro gli 89.200 dell’anno scorso. Ne sono stati esauriti solo 77.691 e l’arretrato è passato così da 115.070 a 123.978. Numeri impressionanti ai quali si aggiungono 89 giorni il dibattimento con rito monocratico e 247 per il collegiale. Ci vogliono 366 giorni per l’emissione del decreto che dispone il giudizio e 341 per l’espletamento dei riti alternativi. Per non parlare dell’appello che va alle calende greche.
Sono quasi raddoppiate passando da 586 a 1.110 le lesioni personali in violazione delle norme di prevenzione infortunistica sul lavoro. Un dato che richiama l’urgenza di investire ulteriori energie sul fronte della prevenzione. I reati dei minori registrano in genere una flessione, fanno eccezione però le lesioni personali volontarie e lo spaccio. L’allarme riguarda soprattutto i giovani extracomunitari tra luglio 2007 e giugno 2008 hanno commesso 798 reati, 81 più dell’anno precedente.
Meno pessimista il procuratore della Repubblica per i minorenni, Emilio Quaranta, che annuncia che ad aprile sarà pronto il nuovo Centro di prima accoglienza per minori autori di reato ora trasferiti a Milano con disagio dei genitori. "Da tempo chiedevamo un posto per la Lombardia orientale dove potessero essere collocati in attesa della convalida del fermo". Problema risolto nel quale "il Comune - dice Quaranta - ha avuto un ruolo molto importante nella realizzazione del progetto".
Nella giustizia civile le cose sembrano andare meglio. In particolare, si registra un aumento nelle separazioni consensuali (da 1.651 a 1.667) e un calo delle giudiziali (da 561 a 555) e dei fallimenti dichiarati (da 162 a 153).
Vanni Barzellotti, presidente dell’ordine degli avvocati (2138 avvocati iscritti all’albo di Brescia - di cui 1120 uomini e 1018 donne – con previsioni di nuove iscrizioni nel futuro prossimo di 1316) ritiene che per la riforma della giustizia, vanno sveltiti i tempi, aumentando l’efficienza in modo da ridistribuire le risorse e combattere la precarietà.
Giovanni Breveglieri, dell’Associazione nazionale dei giudici di pace avverte sulla necessità di un cambiamento "così da avviare un riassetto strutturale e ordinamentale del comparto".
Matteo Mantovani dell’Associazione magistrati onorari svela che la paga per una giornata di udienza è di 78 euro "indipendentemente dalla sua durata". Il rappresentante dell’Associazione nazionale dirigenti, Nicola Stellato, richiama l’attenzione sulla mancanza di risorse umane soprattutto per l’applicazione a Brescia del processo civile telematico, "non affrontabile con le odierne risorse di assistenza sistemica".
I penalisti bresciani hanno disertato la cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario. Spiega Fausto Pelizzari, presidente della camera penale della Lombardia orientale: "Sulla carta, i difensori hanno stessi diritti e pari dignità dell’accusa, ma all’inaugurazione dell’anno giudiziario non è prevista la loro presenza istituzionale". L’astensione è anche "una contestazione verso una cerimonia che è diventata manifestazione vuota". Ed è anche questo uno dei molti disagi per gli operatori di giustizia che da tempo sono propensi perché finalmente si metta mano ad una riforma.

Franco Piovani


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